Fertilizzazione in vitro (FIV) con lo sperma del partner

La fecondazione in vitro (FIV) con lo sperma del partner è una tecnica in cui gli ovociti, una volta estratti tramite puntura follicolare, vengono fecondati dagli spermatozoi del partner con un campione seminale che è stato addestrato per ottimizzare la sua capacità fecondante in laboratorio. Gli embrioni fecondati con successo vengono osservati per diversi giorni fino a quando quelli di migliore qualità vengono trasferiti nell’utero della madre. Si tratta della tecnica di riproduzione assistita più utilizzata, che consente di ottenere alti tassi di gravidanza.
In cosa consiste la fecondazione in vitro (FIV) con lo sperma del partner?

Per chi è indicata questa tecnica?
La fecondazione in vitro con lo sperma del partner (FIV omologa) è indicata per
- Coppie in cui la donna ha le tube di Falloppio bloccate o assenti.
- Coppie in cui la donna ha un’endometriosi moderata o grave.
- Coppie in cui la donna ha problemi ovulatori.
- Coppie in cui la donna è in età avanzata.
- Coppie in cui il partner maschile presenta alterazioni lievi-moderate dei parametri seminali (moderata riduzione del numero di spermatozoi e/o della motilità degli spermatozoi).
- Coppie che hanno fallito precedenti inseminazioni artificiali.
- Coppie con problemi di infertilità di origine sconosciuta
I requisiti affinché una coppia possa sottoporsi alla fecondazione in vitro e avere le migliori probabilità di successo sono:
- Il campione di sperma deve presentare parametri di conta e motilità adeguati.
- Escludere eventuali malformazioni uterine che potrebbero influenzare l’impianto e lo sviluppo della gravidanza mediante un’ecografia. Inoltre, garantire una risposta alla stimolazione ovarica per recuperare un numero minimo di ovociti adatti alla tecnica.
Il primo bambino in provetta, Loise Brown, è nato il 25 giugno 1978 nel Regno Unito. In Spagna, la prima nascita da FIV è avvenuta il 12 luglio 1984.
Si stima che nel nostro Paese 1 coppia su 6 sia sterile. Ogni anno circa 80.000 coppie si sottopongono a tecniche di riproduzione assistita.
La fecondazione in vitro non è un trattamento doloroso, ma in alcune fasi del ciclo si può provare ansia, soprattutto dopo il trasferimento degli embrioni, quando si attende il risultato.